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La mostra su Lejeune a Torino

Esposta in occasione del Salone del Libro


La mostra del Meeting Che cos'è l'uomo perché te ne ricordi? Genetica e natura umana nello sguardo di Jerome Lejeune è stata esposta a Torino dall’8 al 12 maggio. Abbiamo intervistato il dott. Alberto Tibaudi, organizzatore e curatore della mostra.

- Quale ruolo ha ricoperto Lei nella mostra (organizzatore, curatore, ecc.)?
Ho visto la mostra nel novembre scorso ed ho proposto al direttivo di farla venire a Torino per proporla nello stand che ogni anno allestiamo in occasione del Salone del Libro a Lingotto Fiere. Quindi in qualche modo ne sono stato il "motorino d'avviamento" locale.

- Ci sono stati dei volontari che hanno partecipato alla mostra e in che modo sono stati coinvolti?
Hanno partecipato alla mostra volontari con 2 diverse tipologie di impegno. Ci sono stati volontari che si sono occupati dell'allestimento e del servizio di presenza allo stand. Altri, soprattutto giovani studenti universitari di medicina o biologia, che hanno svolto il ruolo di "ciceroni" durante gli orari di apertura al pubblico.

- Come mai avete deciso di allestire la mostra su Lejeune a Torino?
Il Movimento per la Vita è stato lo scorso anno promotore dell'iniziativa dei cittadini europei "Uno di noi" finalizzata a chiedere che le Istituzioni europee riconoscano che l'embrione è l'inizio della vita umana e come tale va rispettato nella sua dignità e nel suoi diritti. Ci è sembrato che la mostra su Lejeune potesse rappresentare un sostegno scientifico a questa iniziativa (ora al vaglio della Commissione e del Parlamento europeo) dal momento che dalla ricerca svolta da Lejeune appare evidente come l'embrione, anche quello portatore di malattia, sia assolutamente "uno di noi".

- Quali sono stati gli obiettivi prefissati sulla mostra?
Evidenziare al grande pubblico che le nostre tesi hanno un assoluto fondamento scientifico e non sono affatto la fissazione di un gruppo di integralisti cattolici.

- C’è stata molta affluenza? In particolare questo tipo di mostra ha attirato più giovani o adulti?
Sono passate allo stand migliaia di persone, ovviamente con un grado diverso di interesse, ma comunque il messaggio scientifico è stato lanciato a tutti. Questo anche grazie alla collocazione stategica: davanti agli stand del Ministro della Difesa e del Miur e di lato a quello della RAI. In particolare abbiamo cercato di "agganciare" gli studenti condotti a visitare il Salone e, tramite le nostre guide, abbiamo avuto l'opportunità di spiegare la figura e l'opera del prof. Lejeune, spiegando loro come il primo stadio della vita umana sia l'embrione, dunque soggetto umano da rispettare nella sua dignità e nei suoi diritti. I giovani, privi di pregiudizio ideologico, colgono molto facilmente questo messaggio.

- L’ esperienza della mostra: persone incontrate, fatti accaduti, aneddoti, nuovi rapporti, cose interessanti, persone e realtà coinvolte, e/o testimonianze particolari.
Molti dei visitatori hanno lasciato il loro indirizzo per ricevere successivamente nostre informazioni. Ha visitato lo stand il Card. Parolin, Segretario di Stato, diversi generali delle Forze Armate ed alcuni parlamentari. Ma ciò che è stato più qualificante è stato, come già spiegato sopra, l'interesse dei giovani, dalle scuole elementari alle scuole superiori.

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