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La mostra sui Martiri Russi a Milano

Esposta all’ Università Cattolica del Sacro Cuore


A Milano, dal 31 marzo al 4 aprile, è stata esposta la mostra curata dall’Università San Tichon di Mosca, e presentata lo scorso anno al Meeting: "La luce splende nelle tenebre. La testimonianza della chiesa ortodossa russa negli anni della persecuzione sovietica".

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Benedetta Ziglioli, curatrice ed organizzatrice della mostra, di raccontarci meglio com’è andata.

«Si è deciso di allestire la mostra in Cattolica in occasione dell’arrivo del rettore dell’Università ortodossa di Mosca San Tichon, Vorob’ev, venuto il 31 marzo per riconfermare con il Rettore della Cattolica, il Prof. Anelli gli accordi di collaborazione e di scambio tra gli studenti delle due Università. Si è pensato di allestire la mostra sia come “regalo” per accogliere Vorob’ev, perché il suo arrivo qui ha segnato un importante tappa per la storia della nostra università, e per la storia dei rapporti di ecumenismo tra le due chiese, sia per proporla o riproporla, a quanti già l’hanno vista al Meeting, per il suo attuale valore culturale e di testimonianza della nostra fede e della fede condivisa, per lo meno alle radici, con i cristiani ortodossi».

«Hanno partecipato come volontari 31 studenti dell’Università, soprattutto delle Facoltà di Lettere e di Lingue. Ogni ragazzo ha offerto circa 5 ore nel corso della settimana, chi per spiegare la mostra, chi per stare al banchetto e vendere cataloghi, prendere prenotazioni e segnare l’affluenza. I turni erano continui, dalle 9.00 alle 18.00».

«Il nostro obiettivo è stato quello di far conoscere a più gente possibile un periodo storico per lo più sconosciuto, ovvero la persecuzione della chiesa ortodossa nel XX secolo da parte del potere sovietico e la grande testimonianza di fede dei santi martiri ortodossi, ricca di valore sia per la nostra fede cattolica sia per il legame tra le nostre due chiese».

«L’affluenza totale della settimana è stata di circa 460 persone. Principalmente i visitatori erano studenti dell’Università. C’è stata anche la visita da parte di alcuni docenti, collaboratori universitari e di alcuni studenti di quinta liceo».

«Le guide sono state contente di spiegare la mostra perché è stato possibile toccare con mano il fatto che le due Chiese, sebbene divise da secoli, vivono realmente un’esperienza di unità per la fede in Cristo. Anche chi ha semplicemente aiutato al banchetto è stato felice di contribuire in modo semplice a un pezzo di storia della nostra università e della Chiesa universale. Non solo Vorob’ev e il resto della “delegazione” russa sono rimasti molto stupiti ed erano immensamente grati di vedere nei chiostri della Cattolica la loro mostra, ma anche la gente che è venuta a visitarla accompagnata dalla guida è rimasta molto colpita dalla bellezza, profondità e verità di quanto raccontato».

«È stato molto entusiasmante – conclude la dott.ssa Ziglioli - raccontare il contenuto della mostra a tutti, credenti e non. È stata un’occasione per incontrare gente anche incredula rispetto alla fede dei martiri e dialogare su cosa sostenga la vita dell’uomo nelle circostanze più difficili».

«Le guide sono state contente di spiegare la mostra perché è stato possibile toccare con mano il fatto che le due Chiese, sebbene divise da secoli, vivono realmente un’esperienza di unità per la fede in Cristo. Anche chi ha semplicemente aiutato al banchetto è stato felice di contribuire in modo semplice a un pezzo di storia della nostra università e della Chiesa universale. Non solo Vorob’ev e il resto della “delegazione” russa sono rimasti molto stupiti ed erano immensamente grati di vedere nei chiostri della Cattolica la loro mostra, ma anche la gente che è venuta a visitarla accompagnata dalla guida è rimasta molto colpita dalla bellezza, profondità e verità di quanto raccontato».

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